Yamaha YZF-R1 2009
Yamaha svela la nuova entusiasmante YZF-R1. La potenza sale a 182 CV con un motore tutto nuovo dotato di albero motor "a croce" derivato dalla M1 e ci sono grandi novità anche per la ciclistica La nuova YZF-R1 modello 2009 rappresenta lo sviluppo più avanzato nell'ambito della tecnologia motoristica e ciclistica realizzato nel corso degli 11 anni di vita di questa moto. La R1 non ha mai beneficiato così tanto della tecnologia sviluppata in MotoGP quanto sul modello 2009. In aggiunta il telaio Deltabox in alluminio completamente ridisegnato ed il nuovo design aggressivo, danno alla YZF-R1 di nuova generazione un nuovo look.
Motore con albero a croce per una più lineare erogazione di coppia
Piuttosto che concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo di dispositivi elettronici, per migliorare ulteriormente le prestazioni e la controllabilità della nuova YZF-R1, gli ingegneri Yamaha hanno preferito adottare una soluzione di tipo meccanico.
La principale caratteristica che contraddistingue la nuova YZF-R1 è l'utilizzo di un nuovo, innovativo motore da 998cc sviluppato a partire dalla YZR-M1 da MotoGP. L’elemento tecnologico più significativo di questo nuovo motore è l'albero a croce di derivazione racing, che garantisce una coppia eccezionalmente lineare ed elevati livelli di trazione.
Intervalli di accensione irregolari per nuovi livelli di risposta e trazione
Gli intervalli di accensione irregolari del nuovo motore (270° – 180° – 90° – 180°) aumentano notevolmente la prontezza di risposta del 4 cilindri in linea.
Nuovo 4 cilindri in linea con albero a croce
Il nuovo motore da 998cc raffreddato a liquido con 4 cilindri in linea, 4 valvole è caratterizzato da valori di alesaggio x corsa di 78.0mm x 52.2mm, che gli conferiscono uno schema a corsa corta, oltre ai valori di alesaggio massimi registrati su un motore supersportivo da 1000 cc Yamaha. Insieme allo schema a corsa corta e all'alesaggio maggiorato, questo modello presenta un elevato rapporto di compressione di 12.7:1, che contribuisce a fare erogare al nuovo motore una straordinaria potenza di 182CV a 12.500 giri/minuto e una coppia di 11.8 kgm a 10.000 giri/minuto.
Albero a croce con scoppi irregolari
La linearità della curva di potenza del nuovo motore con albero a gomiti a croce consente un rapporto 1:1 tra comando impartito dal pilota sull'acceleratore e potenza trasmessa dal motore alla ruota posteriore. È questo fondamentale aspetto del carattere della nuova moto che conferisce alla R1 2009 una straordinaria trazione a centro curva e in uscita.
La nuova R1 sarà subito riconoscibile per la particolare sonorità allo scarico prodotta da questo tipo di layout, che accomuna molto la YZF-R1 2009 alla YZR-M1 da MotoGP.
La ricerca della coppia
Quando un motore produce una determinata coppia, in realtà produce ciò che gli ingegneri Yamaha definiscono "coppia composita", ovvero una combinazione tra la coppia prodotta dalla combustione e la coppia inerziale risultante dalla rotazione dell'albero motore.
Il livello di coppia composita varia quindi al variare del regime motore, indipendentemente dal comando impartito dal pilota sull'acceleratore. La caratteristica di imprevedibilità della coppia composita impedisce quindi al pilota di selezionare in ogni momento e in modo preciso ed immediato il livello di coppia desiderato. Per poter offrire al pilota un controllo più lineare, è quindi necessario creare un motore che consenta di minimizzare la coppia inerziale e di ottimizzare la coppia composita.
Scoppi irregolari (270º – 180º – 90º – 180º)
Uno dei modi più efficaci per ottimizzare la coppia composita in un motore a 4 cilindri consiste nell'adottare un albero a croce con i perni di biella disposti per ottenere intervalli di accensione di 270º – 180º – 90º – 180º, rispetto agli intervalli di accensione di 180º – 180º – 180º – 180º di un motore a 4 cilindri tradizionale.
Mentre in un motore a 4 cilindri standard i quattro pistoni scorrono appaiati a due a due all'interno dei cilindri (ad esempio sulla YZF-R1 2008 i due pistoni esterni scorrono solidali tra loro e lo stesso accade per i due interni), nel nuovo albero motore a croce ogni pistone con la sua biella ha un movimento indipendente. Sul motore della nuova YZF-R1, la coppia inerziale creata dalle masse in movimento alternato viene minimizzata, mentre la sequenza di accensione asimmetrica consente di ottenere un'ottima spinta ai regimi medio-bassi e un'eccellente linearità a qualsiasi regime.
Al fine di ottimizzare ulteriormente le forze di combustione del nuovo motore asimmetrico, la mappatura elettronica del sistema d'iniezione prevede una iniezione del carburante e una fasatura dell'accensione distinte per ogni cilindro, che consentono di ottenere una maggiore linearità della coppia irrealizzabile su un motore con albero standard e sequenza di accensione di 180º.
Per garantire una guida ancora più fluida, il nuovo motore della YZF-R1 è inoltre dotato di un albero di bilanciamento ad accoppiamento primario in grado di smorzare le vibrazioni prodotte dalla disposizione asimmetrica dei perni di biella.
Nuovi pistoni in alluminio forgiato
La nuova YZF-R1 è dotata di pistoni in alluminio forgiato. Durante lo speciale processo di forgiatura, la lega di alluminio viene riscaldata fino a consentire la formatura del pistone sotto pressione nella forgia. Questo processo consente all'alluminio di conservare gran parte dell'originale robustezza della matrice metallica e quindi è possibile progettare un pistone più leggero.
Cilindro con riporto ceramico di tipo "closed-deck"
Il nuovo cilindro con riporto ceramico consente eccellenti livelli di dissipazione termica. Nel nuovo cilindro a corsa corta di tipo "closed-deck", i condotti del liquido di raffreddamento non passano tra i cilindri. Il nuovo motore presenta inoltre prigionieri dei cilindri più corti, che consentono di ridurre il peso e l'altezza complessiva del motore.
Bielle cementate ottenute per frattura
La nuova YZF-R1 2009 è dotata di bielle cementate ottenute per frattura, tecnica utilizzata con successo da Yamaha a partire dalla YZF-R1 modello 2004. Le due metà del cappello della testa di biella ottenute per frattura vengono riportate a contatto lungo le stesse linee di frattura. In questo modo, si ottiene una testa di biella più resistente e perfettamente circolare, che offre prestazioni e affidabilità eccellenti.
Aumento del diametro del perno dell'albero motore e della massa del volano
Il motore completamente nuovo della YZF-R1 presenta un perno dell'albero motore di diametro maggiorato, pari a 36mm (rispetto ai 32mm di diametro della YZF-R1 modello 2008), più adatto alle nuove caratteristiche di potenza e coppia dell'albero a croce.
YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake)
Il sistema YCC-I è costituito da condotti di aspirazione a controllo elettronico, la cui lunghezza è variabile in funzione del regime di rotazione per garantire buone pulsazioni in aspirazione.
A regimi medio-bassi, le due sezioni formano un unico condotto, mentre quando il regime supera 9.400 giri/minuto, il sistema YCC-I presente sul nuovo motore della YZF-R1 separa automaticamente la sezione inferiore da quella superiore mediante un servomotore controllato elettronicamente. Variando la lunghezza dei condotti di aspirazione in funzione del regime motore, il sistema YCC-I consente al nuovo motore della YZF-R1 di funzionare in modo più efficace a tutti i regimi.
YCC-T (Yamaha Chip-Controlled Throttle)
L'avanzato sistema per la gestione elettronica del corpo farfallato YCC-T contribuisce ad evitare esitazioni dovute a un eccessivo flusso di miscela aria/carburante in caso di improvvisa apertura della valvola a farfalla. Il sistema regola l'apertura della valvola a farfalla mediante un servomotore a intervalli di 1/100 di secondo. Calcolando e ottimizzando costantemente il grado di apertura della valvola a farfalla e il volume di aria aspirata in funzione delle condizioni di funzionamento del motore, il sistema YCC-T garantisce sempre la coppia motrice ottimale. Inoltre, la fasatura dell'accensione è mappata separatamente per ciascun cilindro al fine di assicurare processi di combustione efficienti.
Sistema d'iniezione con iniettore secondario
Il sistema YCC-T controlla un sistema a doppio iniettore costituito da un iniettore principale e da un iniettore secondario, collocato in corrispondenza dell'estremità superiore del condotto di aspirazione. L'iniettore secondario entra in funzione a supporto dell'iniettore principale a regimi medio-alti.
D-mode (centralina a mappatura variabile)
La nuova YZF-R1 è il primo modello supersportivo Yamaha ad essere dotato del sistema D-mode che, lavorando insieme al sistema YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle) consente al pilota di selezionare un profilo di prestazioni corrispondente alle proprie esigenze.
Il sistema D-mode è composto da tre modalità: Standard, A e B mode. Il pilota può scegliere la modalità più adatta alle condizioni di guida correnti tramite l'apposito comando sul manubrio. La modalità Standard è mappata per offrire prestazioni complessive ottimali; la modalità A garantisce una risposta più pronta del motore mentre la modalità B una risposta più dolce ai comandi impartiti dal pilota sull'acceleratore.
Nuovo sistema di aspirazione forzata dell'aria
Il sistema di aspirazione forzata dell'aria della YZF-R1 è stato ridisegnato e utilizza il naturale flusso di aria per aumentare la pressione all'interno dell’airbox e garantire quindi più potenza alle alte velocità. Il sistema riceve l'aria dalla carenatura anteriore e la convoglia lungo i lati sinistro e destro del nuovo telaio direttamente nell’airbox. Il sistema di aspirazione forzata dell'aria della YZF-R1 modello 2009 incorpora inoltre speciali nervature laterali che riducono la rumorosità in aspirazione.
Frizione antisaltellamento
Per mantenere un assetto più stabile in frenata nel rapido passaggio alle marce inferiori, la YZF-R1 2009 è dotata di frizione antisaltellamento.
Sistema di scarico 4-2-1-2 e doppi silenziatori alti
Per garantire un'efficace pulsazione nello scarico in abbinamento alla nuova configurazione del motore, questo modello è dotato di un sistema di scarico completamente nuovo, in cui i collettori di scarico 1 e 4 e i collettori 2 e 3 sono collegati tra loro con una disposizione 4-2-1-2.
Questo sistema ad alte prestazioni presenta un catalizzatore a tre vie posizionato nel punto di giunzione dei quattro collettori e offre una significativa riduzione delle emissioni grazie al sensore O2 collegato alla ECU, che regola costantemente la miscela aria/carburante per ridurre al minimo le emissioni nocive.
Caratteristiche tecniche del motore
· Motore di derivazione MotoGP 998cc raffreddato a liquido, 4 cilindri in linea, 4-valvole DOHC
· 182 CV (133.9 kW) a 12.500 giri/min
· Corsa corta, alesaggio maggiorato
· Alesaggio x corsa 78.0 mm x 52.2 mm
· Albero motore a croce
· Intervalli di accensione irregolari (270º – 180º – 90º – 180º)
· Nuovi pistoni in alluminio forgiato
· Cilindro "closed-deck" con riporto ceramico
· Bielle cementate ottenute per frattura (fracture split)
· Aumento del diametro del perno dell'albero motore e della massa del volano
· YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake)
· YCC-T (Yamaha Chip-Controlled Throttle)
· Sistema d'iniezione con iniettore secondario
· D-Mode
· Nuovo sistema di aspirazione forzata dell'aria
· Frizione antisaltellamento
· Sistema di scarico 4-2-1-2 e doppi silenziatori alti
Ciclistica – Telaio Deltabox in alluminio completamente ridisegnato
La YZF-R1 2009 è dotata di un telaio Deltabox in alluminio completamente ridisegnato. Ad eccezione della parte interna dei condotti di aspirazione forzata dell'aria, il nuovo telaio Deltabox è stato completamente ridisegnato, differenziandosi notevolmente dal telaio del modello 2008. Oltre alla forma e alle dimensioni, anche il tipo di alluminio utilizzato e il bilanciamento complessivo della rigidità sono diversi per il modello 2009.
Per ottenere il bilanciamento della rigidità desiderato, il nuovo telaio è stato realizzato associando diversi tipi di alluminio. I componenti fusi per gravità vengono utilizzati per la zona del cannotto di sterzo, per i supporti del motore e per l’ancoraggio del forcellone, mentre le parti centrali sotto il serbatoio sono realizzate all’esterno in alluminio pressofuso a riempimento controllato, che consente di realizzare pareti maggiormente sottili. Le pareti interne invece sono realizzate in alluminio estruso.
Il motore è un elemento stressato e suoi supporti sono rigidi, due posti superiormente e due inferiormente al carter motore, e due sulle estremità destra e sinistra della testa. Il nuovo telaio ha le parti fuse per gravità estremamente rigide, mentre le parti pressofuse ed estruse che le collegano sono più flessibili.
Dimensioni compatte con baricentro abbassato
Il nuovo motore è montato 9° più in verticale rispetto al modello precedente mentre i cilindri sono inclinati di 31° in avanti. Inoltre, la posizione di installazione del motore è stata avanzata di 12 mm rispetto alla posizione originale della YZF-R1 2008, contribuendo a mantenere la ruota anteriore più incollata alla strada. La posizione del perno del forcellone è stato ulteriormente ribassata di alcuni millimetri, migliorando sensibilmente la trazione.
Questi aspetti, uniti al nuovo design del serbatoio, contribuiscono a rendere il baricentro leggermente più basso rispetto al modello precedente, perfezionando così le doti di maneggevolezza.
Per illustrare la compattezza della nuova moto, si può notare che il triangolo immaginario che unisce il punto di appoggio della ruota anteriore, il punto di appoggio della ruota posteriore e il baricentro è più piccolo rispetto alla YZF-R1 2008.
Nuovo serbatoio
La centralizzazione delle masse è sempre stata una caratteristica peculiare delle moto supersportive della serie R. La forma del serbatoio è stata sviluppata grazie alla tecnologia di analisi tridimensionale, che ha consentito a Yamaha di creare un serbatoio più largo ed allungato. Grazie alla capacità di 18 litri, la forma e la posizione del nuovo serbatoio aumentano la centralizzazione delle masse; la sua posizione centrale riduce qualsiasi variazione di maneggevolezza della nuova YZF-R1 al diminuire della quantità di carburante nel serbatoio.
Telaietto posteriore in magnesio
Il telaietto posteriore in magnesio è stato utilizzato per la prima volta sul modello R6 2008 e su YZF-R1 questo consente di raggiungere nuovi livelli di centralizzazione delle masse.
Nuovo forcellone più leggero con bilanciamento della rigidità ottimizzato
La combinazione tra interasse ridotto e forcellone lungo è sempre stata una caratteristica specifica dei modelli YZF-R1. L'interasse corto assicura un'ottima agilità e una buona maneggevolezza, mentre il forcellone lungo con il perno vicino al baricentro della moto garantisce un'eccellente stabilità in accelerazione.
Per il modello 2009, la zona del perno è fusa per gravità, mentre il braccio e la parte terminale sono pressofusi in alluminio. Di conseguenza, si ottiene una riduzione del peso del nuovo forcellone e un'ottimizzazione del bilanciamento della rigidità. Il disegno del nuovo forcellone assicura un'elevata reattività delle sospensioni e una straordinaria maneggevolezza, soprattutto in uscita di curva.
Ammortizzatore posteriore regolabile a due vie
L’ammortizzatore posteriore è regolabile in compressione sia alle alte che alle basse velocità.
La nuova sospensione bottom link è stata sviluppata per sfruttare al massimo la corsa di 120 mm, migliorando la fiunzionalità dell'ammortizzatore e la stabilità della moto. La risposta dell'ammortizzatore alle diverse superfici è stata migliorata grazie all'utilizzo del nuovo snodo sferico ed è stato adottato un dispositivo di regolazione del precarico di tipo idraulico per semplificare la taratura. Inoltre, il sistema bottom link permette di abbassare la sospensione posteriore e consente una collocazione del serbatoio che contribuisce a centralizzare le masse.
Forcella con steli da 43 mm a funzionamento indipendente
Come nel modello 2008, la nuova YZF-R1 è dotata di forcella con steli da 43 mm, il funzionamento è completamente diverso dal passato.
La compressione e l’estensione funzionano in modo indipendente: lo stelo sinistro contiene l’idraulica per la compressione, quello di destra per l'estensione. Questo sistema offre numerosi vantaggi, compresa la semplificazione delle valvole e del circuito dell'olio, la riduzione al minimo del fenomeno della cavitazione durante le escursioni ripetute e la semplicità della taratura.
La separazione delle funzioni ha consentito di aumentare il diametro dei pistoni interni, per stabilizzare le variazioni di pressione. L'aumento del diametro dei pistoni e del volume dell'olio assicura la presenza di una quantità di olio sufficiente per garantire un'adeguata azione ammortizzante al minimo movimento delle sospensioni anteriori.
Freni a disco alleggeriti con modulabilità ottimizzata
Il nuovo impianto frenante anteriore a doppio disco è dotato di dischi da 310 mm di diametro con doppia pinza a sei pistoncini e quattro pastiglie. I dischi anteriori più leggeri riducono il momento d'inerzia rispetto all'asse, il quale a sua volta riduce l'effetto giroscopico della ruota anteriore per ottenere una guida più fluida, una maggiore agilità e, di conseguenza, cambi di direzione più rapidi.
Inoltre, il mozzo è stato ridisegnato per assicurare un gioco adatto a sviluppare una forza frenante stabile e la nuova leva del freno anteriore offre una funzionalità e una sensibilità elevate.
L'impianto frenante posteriore è dotato di un disco da 220 mm di diametro e di una pinza flottante a singolo pistoncino in alluminio.
Impianto di raffreddamento innovativo con gestione attiva dell'aria
L'impianto di raffreddamento sulla nuova YZF-R1 sfrutta tubazioni in resina plastica leggera tra il radiatore curvo e il motore. Queste tubazioni in plastica altamente resistente sono state realizzate con il metodo ‘'anima flottante" che consente di realizzare strutture più leggere.
Posizionando le parti interne della carenatura il più vicino possibile al motore, è stato creato un passaggio nel quale viene convogliata l'aria dopo essere passata attraverso il radiatore e le due ventole. Allo stesso tempo, la pressione negativa creata dal flusso d'aria esterno lungo la superficie della sezione mediana della carenatura viene utilizzata attivamente per ottenere una straordinaria dispersione del calore. L'efficienza del raffreddamento è stata ulteriormente migliorata dalla presenza di uno spazio adeguato tra parti interne della carenatura e il motore, che consente una più facile dissipazione termica.
Nuovo pneumatico posteriore 190/55R-17
È stata adottato un nuovo pneumatico posteriore 190/55R-17 che si adatta perfettamente all'incremento della coppia trasmessa e alle elevate prestazioni in curva della nuova YZF-R1.
Nuovo look per il cupolino con prese d'aria integrate nei fari
Uno dei cambiamenti più evidenti della nuova YZF-R1 è il cupolino completamente ridisegnato, che si adatta perfettamente al doppio faro con prese d'aria integrate. Il look inconfondibile delle serie R è facilmente riconoscibile, ma si accentua l'immagine estrema con un look affilato che taglia l’aria.
Il design innovativo dei fari comprende anche il commutatore abbaglianti/anabbaglianti a solenoide, utilizzato per la prima volta su una moto destinata alla produzione di serie. All'accensione dei fari anabbaglianti, si attiva un dispositivo che oscura parte dei fari. Quando il pilota seleziona gli abbaglianti si ritrae, consentendo la completa proiezione del fascio luminoso.
Grazie all'utilizzo di questo dispositivo di commutazione abbaglianti/anabbaglianti a solenoide, i progettisti Yamaha hanno sostituito il sistema di illuminazione dei modelli 2008 composto da quattro fari (due abbaglianti e due anabbaglianti), e hanno così goduto di una maggiore libertà nel disegno del cupolino, più compatto e aggressivo.
Nuova strumentazione
Per integrare il look completamente nuovo della moto, anche la strumentazione è stata rinnovata. Il nuovo display multifunzione è dotato di tachimetro, contachilometri, termometro del liquido di raffreddamento, indicatore temperatura aria aspirata, due contachilometri parziali, indicatore livello carburante, orologio, cronometro, indicatore di cambiata, indicatore marcia inserita e indicatore modalità motore.
Caratteristiche della ciclistica
· Telaio Deltabox in alluminio completamente ridisegnato
· Bilanciamento della rigidità del telaio ottimizzato
· Dimensioni compatte e baricentro basso
· Nuovo disegno del serbatoio per centralizzare le masse
· Telaietto in magnesio pressofuso a riempimento controllato
· Nuovo forcellone alleggerito con bilanciamento della rigidità ottimizzato
· Ammortizzatore posteriore regolabile a due vie e sospensione bottom link
· Forcella con steli di 43 mm a funzionamento indipendente
· Impianto frenante anteriore con dischi alleggeriti e modulabilità ottimizzata
· Impianto di raffreddamento innovativo con gestione attiva dell'aria
· Pneumatico posteriore 190/55-17
· Nuovo look del cupolino con prese d'aria integrate nei fari
· Nuovi fari a solenoide
· Nuovo design che enfatizza la compattezza
· Nuova strumentazione multifunzionale
YZF-R1 è disponibile nei colori:
1. Competition White con esclusivo telaio rosso
2. Yamaha Blue
3. Midnight Black
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