Suzuki GSX-R 1000 K9
Arriva la quinta generazione dell’amatissima Suzuki GSX-R1000. La versione K9 è completamente nuova e mira a mantenere la leadership in termini di potenza e coppia nel segmento delle superbike stradali.
Arriva la quinta generazione dell’amatissima Suzuki GSX-R1000. La versione K9 è completamente nuova e mira a mantenere la leadership in termini di potenza e coppia nel segmento delle superbike stradali.
Il quattro cilindri in linea da 999 cc è tutto nuovo: carter, cilindri, testa, pistoni, imbiellaggio e cambio sono frutto di una completa riprogettazione, che ha portato ad un accorciamento del motore di ben 6 cm grazie al disassamento degli alberi di trasmissione su tre piani distinti, come avviene ormai su tutte le supersportive giapponesi di ultima generazione.
Aumenta leggermente l’alesaggio e si riduce di poco la corsa (74,5×57,3 invece di 73,4×59 mm) alla ricerca di maggiore allungo e potenza senza sacrificare la coppia.
Rimane ovviamente l’alimentazione a doppia farfalla e la centralina dotata di tre mappature selezionabili dal semimanubrio destro.
Cambia ovviamente anche il telaio, più compatto e stretto, grazie al motore più corto che ha così permesso anche la realizzazione di un forcellone più lungo di ben 33 mm rispetto al precedente, che però non ha influito sull’interasse, addirittura più corto di 10 mm rispetto alla K7.
Di pari passo si è allungato il forcellone che tocca quota 577 mm, ben 33 mm in più rispetto al precedente modello. Tutto questo nonostante la GSX-R abbia perso 10 mm d’interasse.
La forcella Showa adotta un’idraulica innovativa, con un singolo pistone che scorre all’interno dello stelo e la molla che lavora in basso, immersa nell’olio, per diminuire il rischio di emulsione. La parte idraulica è in alto e così le regolazioni per compressione ed estensione sono entrambe sul tappo, mentre il precarico si registra sul piedino.
Per i freni la misura dei dischi rimane a 310 mm ma ci sono nuove pinze Tokiko monoblocco.
Bella e leggibile la strumentazione.
Arriverà nei concessionari nei primi mesi del 2009.