Ducati Monster 1100
Il test sulle strade della Costa Azzurra. Il primo Monster di grossa cilindrata della nuova generazione mantiene fede alle caratteristiche che hanno reso famoso il suo predecessore, enfatizzandone le doti di maneggevolezza e spinta ai bassi e medi regimi
SPECIAL TEST – DUCATI MONSTER 1100
Potenza dichiarata all’albero: 95 CV a 7.500 giri/min
Coppia dichiarata all’albero: 103 Nm a 6.000 giri/min
Prezzo: 11.200,00 € c.i.m. (13.200,00 € c.i.m. versione S)
LESS IS MORE
Sulla base del Monster 696, diventato subito un successo di mercato grazie alla linea piacevole e alle buone prestazioni, Ducati presenta la versione 1100. Più muscoli, dal motore alla ciclistica, quote geometriche agili e un peso davvero ridotto, ne fanno una seria concorrente anche per le naked dalle prestazioni assolute superiori.
Testo e tester: Costantino Paolacci – paolacci@specialmag.it
Foto: Alberto Cervetti, Marco Campelli
Perché “less is more”? È la filosofia progettuale con cui designer e ingegneri si sono accostati alla realizzazione del più potente Monster di nuova generazione. Compatta, essenziale, leggera, potente ma soprattutto ricca di coppia, la nuova maxinaked Ducati interpreta il concetto di naked ispirandosi alle caratteristiche che hanno reso la prima serie un “instant classic” e riproponendole in una veste più moderna e performante. Segni particolari: 103 Nm di coppia, gommatura da supersportiva, monobraccio e sovrastrutture ridotte all’osso. In una parola… Monster!
FORMA E FUNZIONALITÀ
Con un peso dichiarato di 169 kg a secco, il Monster 1100 si candida ad essere la maxinaked più leggera della sua categoria. Il telaio a traliccio in acciaio, combinato alla porzione reggisella in alluminio e al motore con funzione portante, hanno consentito non solo di abbassare il peso e ottenere una rigidità notevole dell’insieme, ma anche di determinare quote geometriche molto compatte. Inclinazione di sterzo e avancorsa, rispettivamente a 24° e 87 mm, rendono il Monster 1100 agile e reattivo, mentre l’interasse fissato a 1.450 mm, conferisce alla maxinaked Ducati la necessaria stabilità ad alta velocità. La 1100 si differenzia dalla 696 per diversi elementi, il più evidente dei quali è il monobraccio in alluminio (che pesa solo 5 kg) al posto del forcellone, abbinato a ruote a cinque razze sdoppiate anziché a tre razze. La gomma posteriore è una 180/55 invece di una 160/60 e l’anteriore, pur rimane da 120 ma /70 anziché /60. La forcella è una Showa da 43 mm pluriregolabile, mentre il mono, regolabile in estensione e precarico e senza leveraggi, è un Sachs (stesse caratteristiche ma componenti Öhlins sulla più costosa versione S). Per enfatizzare l’indole sportiva della nuova moto è stata aumentata la luce a terra alzando di 40 mm tutto il veicolo, per arrivare a sfregare le pedane solo nelle pieghe più accentuate. Adeguate alle prestazioni le caratteristiche dell’impianto frenante, con due belle “padelle” da 320 mm morse da pinze radiali a 4 pistoncini e da una pompa radiale, tutto materiale Brembo. Degni di nota il manubrio e i supporti delle pedane in alluminio, il gruppo ottico anteriore a tripla parabola e posteriore a led, e la strumentazione completamente digitale, come sulla 696, ma con retroilluminazione bianca.
IMMORTALE POMPONE
In quest’ultima aggiornatissima versione, il bicilindrico a V di 90° bolognese raggiunge la piena maturità tecnologica. Distribuzione desmo a 2 valvole e raffreddamento ad aria sono le sue prerogative e non rappresentano certo un limite per la ricerca delle prestazioni. Non siamo certo ai livelli di potenza dei 4 valvole raffreddati ad acqua, ma l’indole di “mangiatornanti” del Monster 1100 è perfettamente assecondata dai 95 CV del 1.078 cc “Desmodue”. L’accensione prevede la doppia candela e il raffreddamento, oltre a una fitta alettatura dei cilindri, si avvale di un radiatore dell’olio posto sopra al cilindro anteriore. Una novità importante è l’introduzione, anche su questo motore, della produzione dei carter con il processo di fusione Vacural, come avviene già per il motore della 848, che consente una notevole precisione dimensionale e pareti più sottili a parità di rigidità, quindi un peso inferiore, sono ben 3 infatti i kg risparmiati rispetto ai carter del vecchio motore 1000DS del Monster S2R. Essendo un modello destinato a un pubblico più smaliziato Ducati ha poi optato per l’adozione di una frizione a secco, senz’altro più rumorosa e dura da azionare ma anche molto più caratterizzante! L’alimentazione è ad iniezione elettronica, con corpi farfallati da 45 mm e c’è lo “stepper motor” che elimina il manettino per “tirare l’aria” a freddo. Inoltre per garantire sempre la migliore carburazione, ogni collettore di scarico è dotato di sonda lambda e prima dei due silenziatori è posizionata la valvola allo scarico a controllo elettronico, che “riempie” ancor più i bassi e medi regimi. Lo sforzo tecnologico della Casa bolognese è andato anche nella direzione dell’affidabilità, infatti gli intervalli di manutenzione programmata sono stati fissati ogni 12.000 km, come avviene per la migliore concorrenza giapponese.
GUIDARE COME MOSTRI
La location scelta dallo staff Ducati per il test dinamico è stata davvero azzeccata. La strada di montagna del parco dell’Esterel, alle spalle della Costa Azzurra, in Francia, è infatti un banco di prova ideale per una naked bicilindrica che fa della coppia e della maneggevolezza le sue armi migliori. Le curve che con una 4 cilindri giapponese sarebbero da seconda marcia, con il Monster 1100 si percorrono in terza senza problemi, potendo contare su una spinta sempre pronta e corposa, nel range che va da 2.500 a 6.500 giri/min. Possibile, ma poco redditizio, chiedere al “pompone” bolognese di andare oltre, perché la progressione si indebolisce e rende consigliabile passare al rapporto superiore. Un percorso più veloce avrebbe messo maggiormente in evidenza questa caratteristica dell’erogazione, ma è anche vero che il “terreno di caccia” di una moto come questa è sicuramente il misto stretto, dove la nuova maxinaked Ducati ha ben poco da temere anche nei confronti delle più potenti bicilindriche 4 valvole raffreddate a liquido.
Per quanto riguarda l’assetto e la qualità delle sospensioni, è apprezzabile la forcella pluriregolabile che però, a metà test, abbiamo preferito ammorbidire sia in compressione che in estensione, trovando grande beneficio in termini di assorbimento delle asperità e feeling con l’avantreno, soprattutto in inserimento di curva.
Il nuovo Monster così, da prodotto maturo e a fine ciclo di vita, si rinnova anche sotto l’aspetto dinamico, affiancando alle caratteristiche che ne hanno decretato negli anni il grande successo, un comportamento su strada davvero divertente e appagante. Durerà altri 15 anni come ha fatto il suo predecessore?
SCHEDA TECNICA
MECCANICA
Motore: Bicilindrico a L
Distribuzione: Desmodromica a 2 valvole per cilindro
Raffreddamento: ad aria
Cilindrata: 1.078 cc
Alesaggio x corsa: 98×71,5 mm
Rapporto di compressione: 10,7:1
Potenza max: 95 CV a 7.500 giri/min
Coppia max:103 Nm a 6.000 giri/min
Alimentazione: iniezione elettronica Siemens, c.f. 45 mm
Cambio: a 6 rapporti
Trasmissione finale: a catena, rapp. 15/39
Frizione: multidisco a secco, comando idraulico
CICLISTICA E FRENI
Telaio: traliccio in tubi di acciaio
Interasse: 1.450 mm
Inclinazione cannotto: 24°
Angolo di sterzo: 32°
Sospensione ant.: forcella Showa (Öhlins con TiN) a steli rovesciati da 43 mm, pluriregolabile
Ruota ant.: in lega leggera a 5 razze sdoppiate, 3,50×17”
Pneumatico ant.: 120/70 ZR17
Sospensione post.: progressiva con monoamm. Sachs (Öhlins) regolabile in precarico ed estensione
Ruota post.: in lega leggera a 5 razze sdoppiate 5,50×17”
Pneumatico post.: 180/55 ZR17
Freno ant.: dischi da 320 mm (flangia in alluminio), pinze radiali a 4 pistoncini
Freno post.: disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini
Capacità serbatoio benzina:15 l (di cui 3,5 l di riserva)
Peso a secco:169 Kg (168)
Altezza sella: 810 mm
PREZZO: 11.200,00 € (13.200,00 €)
PAGELLA FINALE
ESTETICA
Rivisitazione riuscita di un classico 29/30
CICLISTICA
Componenti ok, set-up rigido 28/30
MECCANICA
Il Desmodue è sempre generoso 27/30
SU STRADA
Agile, maneggevole, divertente 28/30
VOTO FINALE
Questo 1100 farà parlare di sé a lungo 103/110