A spasso con la rinnovata media tuttofare Honda. Motore CBR600RR e telaio Hornet…
È un rinnovamento profondo quello operato da Honda sulla sua media stradale tuttofare. Sono nuovi telaio e motore. E la ciclistica ha ricevuto un accurato aggiornamento.
Testo di Mario Lega
La CBF si rinnova. Ad una prima e sommaria occhiata non sembrerebbe, ma le innumerevoli novità si nascondono sotto il vestito. Le linee, un po’ datate, sono volutamente simili al precedente esemplare per fidelizzare il cliente.
Il propulsore è la parte nobile del progetto. Deriva da quello della CBR600RR e quindi è comparsa l’iniezione, con corpi farfallati più piccoli, e rispetto a quello della precedente CBF600 è più leggero (-5,3 kg) e più stretto di ben 8 cm, misure che hanno permesso di riposizionarlo più avanti e inclinarlo verso il basso, ottimizzando la distribuzione dei pesi. Risultato: avantreno più carico e baricentro abbassato. Nell’uso stradale queste modifiche consentono maneggevolezza, stabilità ed erogazione lineare. Ovviamente la nuova CBF600 rispetta i limiti inquinanti della normativa Euro 3.
Il telaio, nuovo anch’esso, è di derivazione Hornet. È monotrave in alluminio realizzato con il sistema gravitazionale (GDC). Più leggero e rigido, per una maggior precisione delle traiettorie, è elegantemente verniciato in nero opaco. Il forcellone allungato (4,6 mm) consente stabilità e rotondità di guida. La forcella è a cartuccia da 41 mm, regolabile nel precarico, così come l’ammortizzatore posteriore. Questa cura dimagrante ha consentito di alleggerire complessivamente la CBF600 di 8 kg.
Abbiamo effettuato il test su strada con la CBF600S (semicarenata) dotata di ABS/CBS. L’ABS funziona a meraviglia: rallenta con efficacia se si strige con decisione e fornisce la sicurezza dell’antibloccaggio in condizioni di terreno infido. Il CBS (sistema di frenata combinata) agendo sul freno posteriore consente di attivare contemporaneamente anche i due pistoncini centrali dei freni anteriori. A bassa velocità, e in curva, è un sistema di rallentamento veramente sicuro ed efficace.
Con la possibilità di regolare l’altezza della sella su tre livelli, tutti possono trovare la loro posizione ideale. La frizione è morbida e docile, si aziona con disinvoltura e permette di partire dolcemente, dando la possibilità agli inesperti un facile approccio. Invece i veterani possono trovare nella nuova CBF 600 una moto divertente. Infatti la parola d’ordine dei tecnici Honda nel progettarla è stata “easy”, facile, e lo è veramente in tutte le condizioni. A bassa velocità è facilissima anche nelle svolte più anguste. Sui percorsi collinari, il motore dà il meglio di sé dai 4.000 ai 7.000 giri, grazie all’erogazione lineare e senza impuntature. L’intelligente rapportatura del cambio, con 3^, 4^ e 5^ marcia accorciate, esalta la guida nella successione di curve, e permette al motore di allungare fino ai 10.000 giri con uno slancio quasi inaspettato. Il cambio è morbido e preciso ma la corsa però è un po’ lunga. Le sospensioni sono ben tarate e l’avantreno, attaccato al terreno, assicura un buon equilibrio. Il cupolino regolabile in altezza toglie ogni pressione dell’aria, sia sul torace, che sul casco, assicurando un’ottima protezione nelle lunghe percorrenze. Buona anche la posizione del passeggero, non troppo alto rispetto al pilota e dotata di due comodi maniglioni dalla riuscita ergonomia.
I prezzi sono invariati rispetto ai modelli 2007, quindi poco più di 6.000 euro per la naked fino ai poco più di 7.000 euro per la S con sistema frenante ABS/CBS. Costruita in Italia, negli stabilimenti Honda di Atessa, può essere il miglior acquisto per molti centauri che vogliono usare la moto a 360°.
SCHEDA TECNICA
HONDA CBF600N/S
Cilindrata: 599,3 cc
Potenza: 80 CV a 10.500 giri/min
Coppia: 59 Nm a 8.250 giri/min
Peso in ordine di marcia: 223 kg