Tutto il sapore delle sfide tra riders di altri tempi rivive nella sportività classica della V7, con livrea e accessori esclusivi. Una miscela tra passato e presente che riporta in pista la nuova “derivata” di casa Guzzi
Questa moto è il frutto di un’estesa operazione di tuning su base V7 e si ispira alle moto che, negli anni Settanta, si sfidavano nella categoria “Derivate di serie”. Competizioni animate dall’accesa rivalità tra i sostenitori delle moto giapponesi, allora potentissime ma ostiche nella guida, e gli appassionati delle moto italiane, magari in debito di cavalleria ma superiori alle sfidanti orientali nel rigore ciclistico e nella frenata.
Il confronto dalle piste si spostava poi ai tavolini dei bar, dove esibire una Moto Guzzi V7 Sport con sella monoposto, impianto di scarico da corsa e l’immancabile cupolino era uno “status simbol” di appartenenza all’elite dei motociclisti più sportivi.
Questa V7 Clubman raccoglie, come un’istantanea scattata oltre trent’anni fa e rielaborata attraverso la tecnologia e lo standard qualitativo della produzione moderna, un’icona rimasta sempre verde nel cuore dei motociclisti veri. Re-make d’autore L’ultima nata della famiglia V7 porta in dote tanti dei tratti tipici delle sue antenate; infatti, spiccano subito all’occhio il cupolino ispirato alla mitica 850 LeMans, la sella monoposto, le piastre segna numero e gli immancabili scarichi di derivazione sportiva, canali di sfogo per il rombo del bicilindrico della moto di Mandello del Lario. Un carattere pistaiolo, deducibile dalle pedane arretrate e dai semimanubri regolabili, dona alla V7 una linea più snella e parecchio vicina alle classiche da corsa ormai sparse qua e la su qualche poster ingiallito.
Al gentlemen rider appassionato dei track days basterà indossare un casco e una tuta in pelle per emulare le gesta dei grandi piloti del passato.