SPECIAL TEST SUZUKI GSX-R 750 E GSR 600 M.Y. ‘06
// Proprietario: FABRIZIO PIROVANO
// Costo intervento: GSR 600 8.967,03 Euro – GSX-R 750 12.954,18 Euro
IN PISTA CON IL MITO
Una giornata sul circuito di Franciacorta con Fabrizio Pirovano per provare le sue moto personali. Stupendo! Un incontro alla scoperta delle qualità di preparatore
di un personaggio simbolo nella storia del motociclismo italiano. E le sue due Suzuki “personali”, una supersport e una naked curatissime in ogni dettaglio, sono lo specchio fedele delle sue capacità di pilota e di tecnico. Morale: due special strepitose…
Testo Gordon Casteller // casteller@specialmag.it
Foto Simone Galbiati // dueeotto@libero.it,
Claudio Massari // www.claudiomassari.com
Tester Gordon Casteller
SENSAZIONE ON BOARD
LA GSX-R È UNA BELVA DA PISTA, CON DOTI DI MANEGGEVOLEZZA ASSOCIATE AD UN MOTORE PERFORMANTE. TALI CARATTERISTICHE PERMETTONO DI POTERSELA GIOCARE ANCHE CONTRO LE MAXISPORTIVE. ALLA GUIDA DELLA GSR LA VOGLIA DI DIVERTIRSI ARRIVA DOPO POCHE CURVE. SI HA LA SENSAZIONE DI GIOCARE CON LA MOTO E LE SUE DOTI INVOGLIANO A SFIDARE LE SUPERSPORTIVE
Abbiamo avuto la possibilità di poter provare ogni genere di moto: da quella di serie alla SBK, dalla moto dell’appassionato che la tratta come una figlia a quella del preparatore esperto che la rende unica ed esclusiva. A prescindere dalla moto, ogni volta che entriamo in pista l’emozione c’è sempre, ovviamente è più controllata rispetto agli esordi. Stavolta però il sonno non ha voluto saperne di farsi vivo e dopo ore di ribaltamenti nel letto, siamo ricorsi ad una dose di tranquillante per calmarci e dormire.
Il perché di questa temporanea forma di insonnia si chiama Fabrizio Pirovano. Ebbene sì: dopo aver avuto la fortuna di conoscere il Piro ed aver instaurato con lui un rapporto d’amicizia, abbiamo avuto l’onore di provare insieme a lui le sue moto personali: una Suzuki GSX-R 750 e una più tranquilla naked (si fa per dire…) Suzuki GSR 600.
Soltanto un vero appassionato può comprendere lo stato d’animo nel vederlo scaricare le sue moto nel box, offrendoci di scegliere liberamente con quale cominciare, per poi scambiarcele nel corso della giornata. Ma il top è stato raggiunto in quella mezz’ora in cui abbiamo avuto la pista tutta per noi: in quel lasso di tempo in cui abbiamo avuto l’onore di poter girare assieme ad un grande pilota la felicità è arrivata alle stelle! Una sensazione indescrivibile, un sogno diventato realtà, uno di quei momenti tanto emozionanti che solamente i veri appassionati di moto possono capire. E le moto? Beh, si sono rivelate eccezionali entrambe e non vi resta che scoprirle con noi…
CURA MANIACALE DEI DETTAGLI
Guardando la qualità della realizzazione e la cura dei particolari, si denotano la precisione e la professionalità tipiche delle metodologie lavorative applicate nelle competizioni, dove ogni minimo dettaglio non è trascurato. Le moto sono state allestite cercando di unire la funzionalità alla bellezza, ma c’è anche da dire che se si utilizzano prodotti racing di qualità, spesso e volentieri questi sono sufficienti a dare quel tocco estetico che affascina e cattura lo sguardo. Le realizzazioni si differiscono per la tipologia d’utilizzo, ma in entrambi i casi è lo spirito racing a tracciare la linea guida per la realizzazione. Sicuramente l’impatto visivo della GSX-R è il più coinvolgente, grazie all’abbondante utilizzo del carbonio che ha sostituito tutti gli elementi estetici. Ovunque si guarda l’occhio cade sulla classica trama intrecciata. Sulla GSR il carbonio è usato in misura minore e per alcuni componenti sono stati scelti degli elementi in diverso materiale che comunque ne ricordano le caratteristiche estetiche. In entrambi i casi la livrea si ispira ai disegni delle moto del Team Alstare, e non poteva essere altrimenti, visto il ruolo che Pirovano ricopre in seno alla squadra di Francois Batta.
MATERIALI PREGIATI PER GLI ASSETTI
Indipendentemente dall’utilizzo delle moto, Pirovano ne ha rivisto la ciclistica in maniera radicale, puntando su leggerezza e prestazioni. I pesi sono stati ridotti con l’ausilio di materiali più leggeri e pregiati sia per l’estetica sia per la ciclistica, dove svettano i cerchi in magnesio forgiato, scelti per migliorare le prestazioni in termini di effetto giroscopico e maneggevolezza. Il mono è stato sostituito su entrambe le moto, mentre gli anteriori sono stati migliorati seguendo due strade differenti. Sulla 750 sono stati modificati gli interni della forcella con un kit dedicato, mantenendo invariati steli e piastre ed aggiungendo un ammortizzatore di sterzo. Sulla 600 l’intervento è stato più radicale, con la completa sostituzione di tutto l’anteriore. La motivazione di tali scelte risiede nella buona base di partenza della GSX-R che richiede soltanto degli affinamenti, mentre il contenimento dei costi di produzione e l’indole turistica determinano interventi sostanziosi per permettere alla GSR di esprimersi a livelli competitivi.
CHIAVE DI LETTURA
Piacerebbe a tutti avere una moto di “servizio” preparata in questo modo. La prova della passione che da sempre spinge il Piro ad intervenire su qualsiasi mezzo gli capita tra le mani
GSR 600 BY F. PIROVANO
SCHEDA INTERVENTO
ESTETICA
Protezioni radiatore, faro, avviamento, cupolino, supporto strumenti 220,00 Euro
Tappo serbatoio LighTech 50,00 Euro
Tappo olio motore LighTech 15,90 Euro
Pedane arretrate + pedane passeggero 400,00 Euro
Grafica Max Design 400,00 Euro
Parafango ant. carbonio Plastic Bike 211,20 Euro
Parafango post. carbonio Plastic Bike 124,08 Euro
Paracatena carbonio Plastic Bike n.d.
Leva freno 70,00 Euro
Leva frizione 70,00 Euro
Portatarga LighTech regolabile 69,17 Euro
MECCANICA
Terminali Arrow in carbonio + db-killer 684,00 Euro
Filtro aria BMC 70,00 Euro
Gas rapido Domino 28,00 Euro
Manopole Domino 14,00 Euro
Interruttori Domino cad. 24,00 Euro
Kit trasmissione passo 520 n.d.
CICLISTICA
Pastiglie freno SBS Dual Carbon 91,68 Euro
Dischi Braking Wave ant. 413,00 Euro
Disco Braking Wave post. 125,00 Euro
Forcella Öhlins + piastre di sterzo 3.140,00 Euro
Monoammortizzatore Öhlins 704,00 Euro
Pinze Suzuki GSX-R 1000 n.d.
Cerchi magnesio forgiato Marvic mod. Assen 2.389,00 Euro
Manubrio Domino n.d.
TOTALE (IVA esclusa) 8.967,03 Euro
HIGHLIGHTS GSR 600
-Valorizzate le qualità della moto
-Micidiale nel misto
-Grafiche racing
-Anteriore estremamente completo
-Posizione di guida comoda
-Anche questa è di Pirovano
CURIOSITÀ TECNICA GSR
Per la serie “l’arte dell’arrangiarsi” Pirovano ha ben pensato di montare le pinze del Suzuki GSX-R 1000. Una soluzione ottimale che permette alla GSR di cimentarsi in staccate da brivido, grazie anche ai dischi a margherita ed alle pastiglie racing.
Vedersi passare in staccata da una naked fa sempre un certo effetto…
PAGELLA
ESTETICA: INTERVENTI DI BUON GUSTO 26/30
MECCANICA: NESSUN ECCESSO 27/30
CICLISTICA: CHE ANTERIORE! 28/30
IN PISTA: E CHI SCENDE PIÙ? 28/30
IL VERDETTO: 100/110
CON UN PAIO DI REGOLAZIONI SI PASSA DALLA STRADA ALLA PISTA
PREGI
-FACILITÀ DI GUIDA
-FEELING
DIFETTI
-SET-UP “MORBIDO” PER LA PISTA
CHIAVE DI LETTURA GSX-R750
Grazie alla sua pluriennale esperienza Pirovano ha creato una moto da corsa mescolando sapientemente ogni ingrediente. Il Risultato è di tutto rispetto. E non poteva essere altrimenti…
GSX-R 750 K6 BY F. PIROVANO
SCHEDA INTERVENTO
ESTETICA
Plexiglas RAMA 62,00 Euro
Carene carb. Plastic Bike n.d.
Pedane LighTech 290,00 Euro
Tappo serbatoio LighTech 93,00 Euro
Tamponi LighTech 50,00 Euro
Copriserbatoio carbonio Suzuki 410,00 Euro
Sella Trezzi su misura 120,00 Euro
Fiancatine serbat. Carbonio Suzuki 230,00 Euro
Contrappesi LighTech 60,00 Euro
Protezioni telaio in carbonio Plastic Bike 206,80 Euro
Protezione alternatore carbonio Plastic Bike 167,50 Euro
Protezioni porcellone carbonio Plastic Bike 126,50 Euro
Protezione carter frizione Plastic Bike 206,80 Euro
Telaietto codone Gifra 160,00 Euro
Tappo olio motore LighTech 15,90 Euro
MECCANICA
Impianto di scarico completo Arrow in titanio 918,00 Euro
Centralina EM-Pro Yoshimura 1.450,00 Euro
Impianto elettrico completo Yoshimura 550,00 Euro
Kit semiconi maggiorati Yoshimura 335,00 Euro
Kit piattelli Yoshimura 850,00 Euro
Filtro BMC 70,00 Euro
Sensore cambio elettronico Peppo Russo 200,00 Euro
Gas rapido Domino 28,00 Euro
Manopole Domino 14,00 Euro
Interruttori Domino cad. 24,00 Euro
Kit trasmissione passo 520 n.d.
CICLISTICA
Dischi Braking Wave ant. 450,00 Euro
Disco Braking Wave post. 120,00 Euro
Pastiglie freno SBS Dual Carbon 91,68 Euro
Kit forcella Andreani 1.040,00 Euro
Leva freno anteriore con regolazione a filo LighTech 258,00 Euro
Monoammortizzatore Öhlins TTX 36 1.285,00 Euro
Amm. di sterzo Öhlins 299,00 Euro
Cerchi in magnesio forgiato Marvic mod. Silverstone 2.389,00 Euro
TOTALE (IVA esclusa) 12.594,18 Euro
HIGHLIGHTS GSX-R 750
-Prestazioni da corsa
-Estetica mozzafiato
-Cura dei particolari
-Motore preparato da Peppo Russo
-Componentistica di livello
-È la moto di Pirovano
CURIOSITÀ TECNICA GSX-R 750
Le mani fatate di Peppo Russo hanno ottimizzato con alcuni affinamenti e qualche pezzo racing un motore la cui cilindrata è stata erroneamente snobbata dalla case. Sul blocchetto di sinistra della moto è possibile inoltre attivare il limitatore di giri per la corsia box e la scelta di due mappe differenti.
PAGELLA
ESTETICA: BELLA, BELLISSIMA! 29/30
MECCANICA: BASTA DIRE PEPPO RUSSO 29/30
CICLISTICA: SU MISURA PER IL PIRO 27/30
IN PISTA: SE LA GIOCA CON LE MILLE 28/30
IL VERDETTO: 104/110
SECONDO VOI, CHE CI SI POTEVA ASPETTARE DALLA MOTO DA PISTA DI PIROVANO?
PREGI
-MOTORE
-FEELING
-PRESTAZIONI IN GENERALE
DIFETTI
-RAPPORTATURA LUNGA
CHE BOMBA IL 750!
Anche se totalmente rivista nella ciclistica, la GSR resta comunque la moto con cui effettuare rapidi spostamenti e districarsi nel traffico, percui una preparazione meccanica risulterebbe poco sfruttabile. Due terminali in carbonio ed un filtro maggiormente poroso sono più che sufficienti per donare alla naked giapponese un sound caratteristico ed un pizzico di brio. Ben diverso è invece il discorso freni, visto che all’anteriore troviamo nuovi dischi e pinze della GSX-R 1000! Visto l’utilizzo racing il motore della GSX-R ha invece subito una valorizzazione degna di nota. Fabrizio si è rivolto al suo caro amico Peppo Russo, uno tra i più grandi motoristi in circolazione e suo preparatore fin dagli esordi in SBK. Lo scopo della preparazione è stato quello di sfruttare le potenzialità della cilindrata preferita da Pirovano, associandola alle doti di leggerezza che contraddistinguono le attuali supersportive. Il risultato dell’opera vede così una moto agile quasi come una seicento e potente quanto basta per avvicinarsi ai mille. L’idea di “spremere” al meglio il motore di serie, intervenendo con delle migliorie senza stressare i componenti e minarne l’affidabilità, è la caratteristica che distingue le preparazioni del “Peppo” e che lo ha reso una vera e propria istituzione nell’ambito delle preparazioni meccaniche. I vantaggi di tale intervento sono quindi notevoli perché grazie al peso ridotto, alla maneggevolezza e ad una potenza gestibile in uscita di curva, ci si può confrontare anche con le maxi più cattive. Ovviamente a colmare del tutto il divario ci pensa il polso del Piro…
IN PISTA? DIVERTIMENTO PURO
La grande ospitalità di Solopista e la disponibilità dell’Autodromo di Franciacorta ci hanno permesso di realizzare un servizio spettacolare. Nel corso della mattinata ci siamo alternati sulle moto per verificarne le differenze, ma il tentativo di fare qualche giro assieme è svanito già dopo la prima tornata. Nonostante le sue stesse raccomandazioni, orientate a fare qualche giro calmo per pulire e scaldare gli pneumatici, Pirovano non ha evidentemente accettato l’idea di essere sorpassato da una Ducati 999 ed in sella alla GSR è partito all’inseguimento! Morale della favola: il Piro si è esibito in un sorpasso in piega con coperture fredde e sporche, facendo subito capire che quando è in sella i suoi 47 anni scendono immediatamente a 18 per grinta e determinazione. Così, mentre Fabrizio si cimentava in sorpassi con traiettorie impossibili e cambi di direzione ed uscite di curva a ruota alzata, nel nostro piccolo abbiamo cercato di capire le doti delle due moto. La GSX-R ha tutte le caratteristiche tipiche della moto da corsa sviluppata da chi ne capisce veramente. Le sospensioni sono tarate per lo stile di guida di Pirovano e sono tremendamente rigide se confrontate al suo peso ridotto. I quasi 30 kg di differenza tra noi due si manifestano in staccata, dove le molle sono sottodimensionate e non mi permettono di poter frenare forte come vorrei. La forcella a pacco genera dei saltellamenti che rendono impossibili gli inserimenti in curva in condizione limite, percui diventa necessario anticipare la frenata per poter entrare più forte mollando i freni. In questo modo si può apprezzare l’assetto affilato, con inserimenti fulminei caratterizzati da un’estrema precisione che si manifesta anche nella percorrenza di curva. Nei cambi di
direzione gli spostamenti diventano sempre più veloci grazie alla confidenza trasmessa dalla moto. In uscita si può apprezzare la spinta di un motore lineare e potente: le generose manciate di gas di cui è capace generano continue derapate del posteriore, comunque sempre gestibili, lasciando dei bei virgoloni neri. Preciso e rapido il cambio con attuatore elettronico, mentre la rapportatura si addice ad un circuito più veloce. Non c’è che dire: la settemmezzo è una vera e propria moto da pista. La GSR ha una taratura più soft delle sospensioni ma offre lo stesso notevoli soddisfazioni grazie ad una ciclistica performante. Il problema della forcella a pacco in questo caso non si manifesta, permettendo di sfruttare al massimo l’impianto frenante ereditato dalla GSX-R 1000. Anche in questo caso inserimenti e percorrenze efficaci regalano grande gusto nella guida, grazie anche alla comoda posizione in sella. Le uniche difficoltà s’incontrano nei cambi di direzione più decisi dove la taratura morbida porta a degli ondeggiamenti durante i trasferimenti di carico da un lato all’altro, ma una volta impostata la traiettoria l’effetto sparisce. Una moto che il Piro usa tutti i giorni, ma che anche in pista si difende egregiamente.
AUTODROMO DI FRANCIACORTA
// UN TURNO IN PISTA CON LE SUZUKI DEL “PIRO”
L’attuale configurazione del tracciato bresciano esalta le doti di maneggevolezza di entrambe le moto, permettendo una valutazione attendibile in termini di guida. Unica premessa l’impossibilità di poter staccare con forza con la 750 a causa di un set-up non idoneo al mio peso.
L’inserimento nella prima curva dopo il rettilineo è comunque preciso e repentino con entrambe le moto e si affronta in seconda o terza marcia a seconda di quanto si vuole avere il motore “in tiro”. L’ingresso della seconda curva è meno veloce, visto un raggio leggermente inferiore, ma affrontabile in modo aggressivo con entrambe le moto in seconda. La variante destra-sinistra sempre con la stessa marcia inserita, vede avvantaggiata la GSR grazie al manubrio alto che agevola i cambi di direzione. Ciononostante la GSX-R si mostra altrettanto rapida ma richiede un maggior utilizzo del corpo. La taratura soft della naked innesca dei leggeri ondeggiamenti nel trasferimento di carico, che possono diventare penalizzanti nella guida al limite, mentre la rivale non denota alcun scompenso. Dopo il breve allungo in cui si inserisce la terza marcia, si arriva alla variante successiva da affrontare in seconda, dove dalla curva a sinistra ci si immette in una lunga curva a destra da fare in percorrenza che porta ad un’ulteriore curva a destra molto lenta, da affrontare dopo aver frenato con la moto ancora piegata. Questa sezione è la più tecnica ed entusiasmante del tracciato, dove un buon set-up e le qualità del pilota possono fare la differenza. La stabilità delle moto in questo contesto permette elevate velocità di percorrenza e frenate in sicurezza anche con angoli d’inclinazione accentuati. Le qualità delle Pirelli Supercorsa aiutano in questo contesto. L’ultimo tratto della pista, molto lento e tortuoso, è caratterizzato da una curva a sinistra, uno stretto tornante a destra seguito dalla curva a sinistra che immette sul traguardo. Le marce da usare sono prima o seconda a discrezione del pilota o a seconda della rapportatura. In questo caso la naked si rivela molto più facile, meno stancante e gestibile, consentendo anche diverse possibilità di traiettoria, che con la 750 sono meno interpretabili.
FABRIZIO PIROVANO // CAMPIONE DEL MONDO SUPERSPORT NEL 1996
La giornata con Pirovano ci ha confermato che i veri campioni sono dei fuoriclasse sia in pista sia nella vita di tutti i giorni Fabrizio Pirovano per molti è una persona da imitare, rispettare ed elogiare per le assolute doti di pilota che a 47 anni gli permettono ancora di bastonare i giovani partecipanti della Suzuki European Cup. Nei rapporti umani il Piro ti affascina fin da subito per simpatia e disponibilità, ma l’esperienza gli ha insegnato che nella vita ci si può fidare di ben poche persone, soprattutto se sei un personaggio pubblico. Per questo motivo conquistarsi la sua fiducia non è facile, ma se ti poni nei suoi confronti per ciò che realmente sei e ti mostri corretto e sincero, scopri una persona ancor più disponibile, affabile e genuina. Merce rara di questi tempi… 1977 Campione Italiano Cadetti Motocross
1986 2° Campionato Honda VF400 e 3° nel Campionato Yamaha RD350
1987 Campione Italiano SBK e 3° nell’Italiano 250
1988 e 1990 Vicecampione del Mondo SBK
1996 Campione del Mondo SS
Dal 2005 Responsabile Suzuki GSX-R European Cup
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