TRIBUTE TO RICHARD PETTY
TRIBUTE TO RICHARD PETTY
COSA SUCCEDE QUANDO IL “MONDO A STELLE E STRISCE” DIVENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE PERSONE? NE INFLUENZA LA VITA, ISPIRANDONE OGNI AZIONE…
TRIBUTE TO RICHARD PETTY
COSA SUCCEDE QUANDO IL “MONDO A STELLE E STRISCE” DIVENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE PERSONE? NE INFLUENZA LA VITA, ISPIRANDONE OGNI AZIONE…
NASCAR: l’emblema delle corse automobilistiche su pista made in USA, del verace automobilismo statunitense nudo e crudo, con i suoi miti e le sue leggende. Eroi popolari la cui fama, spesso, non varca l’oceano. Si corre su circuiti per la maggior parte ovali, con auto di produzione dotate di motori V8 di grossa cilindrata ad aste e bilancieri. Tecnologia da era paleolitica (l’iniezione al posto del vecchio carburatore è stata introdotta WILD SIDE MOTORCYCLE www.wildsidemotorcycle.it solo da un paio di anni…).
Richard Petty è uno degli eroi popolari di questo mondo. Famoso in patria, ma quasi sconosciuto fuori dal continente americano. Eppure le sue gesta hanno affascinato Stefano, uno dei componenti del team di Wild Side Motorcycle che ha deciso di dedicargli una moto. Precisamente una Harley-Davidson Sportster del 1991.
FASCINO NASCAR
Fin dalla fase di studio, l’idea era quella di creare un mezzo sportivo all’americana, con connotazioni cafe racer, ma non troppo marcate. Partiamo, innanzitutto dalla linea molto squadrata, che conferisce allo Sporty un aspetto alquanto insolito. Se ne percepisce l’indole sportiva, ma non troppo esasperata, in linea con il progetto. Il lavoro del team di Wild Side è stato perfetto: tutta la carrozzeria è stata costruita a mano, così come numerose altre parti. Laddove si è ricorso all’adozione di pezzi provenienti dall’aftermarket o da altri mezzi (vedasi il forcellone Kruger in alluminio, le ruote della Yamaha BT 1100 Bulldog e la forcella Ceriani), il team, sotto la guida del suo boss Cristiano, ha operato un difficile adattamento e affinamento, ottenendo una configurazione ciclistica che privilegia la stabilità piuttosto che la maneggevolezza. Anche il motore ha subito diverse modifiche, senza comunque comprometterne l’affidabilità. La ricetta è delle più semplici e collaudate: i cilindri sono stati rialesati e sono stati adottati pistoni Wiseco dello stesso peso degli originali, che, oltre a innalzare la cilindrata a 1.200 cc, non obbligano a una nuova bilanciatura dell’albero motore. È stato montato poi un carburatore Mikuni a valvola piatta, con diffusore da 42 mm, alberi a camme Crane, una centralina programmabile della stessa azienda e unoscarico 2in1in2 artigianale. Con queste modifiche il motore, pur avendo guadagnato diversi cavalli, non è diventato troppo scorbutico e la moto può essere utilizzata tranquillamente tutti i giorni. Purtroppo non abbiamo avuto modo di testare il mezzo in pista, ma un breve giro su strada ci ha convinto della bontà della realizzazione, in linea, secondo noi, con quanto il team si era prefissato. Ora aspettiamo altremoto…
SCHEDA TECNICA:
ESTETICA Manubrio Drag Bar – Manopole aftermarket – Comandi e pedane artigianali – Faro ant. aftermarket – Faro post. aftermarket – Serbatoio artigianale – Parafango ant. artigianale – Parafango post. artigianale – Sella artigianale – Verniciatura eseguita da Maurizio (O’ Guaglione).
CICLISTICA Forcella GCB-U9 rovesciata con steli da 43 mm – Forcellone Kruger in alluminio – Ammortizzatori post. Bitubo regolabili – Cerchio ant. Yamaha BT 1100 Bulldog da 17″ – Cerchio post. Yamaha BT 1100 Bulldog da 17″ – Pneumatico ant. Michelin Pilot Sport 120/70-17 – Pneumatico post. Michelin Pilot Sport 180/55-17 – Impianto frenante ant. a doppio disco by Yamaha R1 – Pompa freno ant. Sportster 1200 Sport – Impianto frenante post. a disco singolo by Yamaha R1.
MECCANICA Cilindrata 1.200 cc – Accensione con bobina e centralina Crane HI-4 single fire – Pistoni Wiseco cromati – Cilindri Big Bore – Carburatore Mikuni da 42 cromato Filtro artigianale – Scarichi Supertrapp con terminale artigianale.