Yamaha Fest: tre giorni di ordinaria passione
Sono loro, il popolo degli appassionati, i veri protagonisti della Yamaha Fest.
Yamaha Fest.
Tre giorni di ordinaria passione
Emozioni fuorigiri per la festa dei tre diapason, tutta nuova per l’undicesima edizione.
Gente Yamaha.
Vederli è sempre uno spettacolo. Arrivano da tutta Italia e non solo, in sella alle loro Yamaha, per celebrare ancora una volta il rito delle due ruote e dell’asfalto. Sono loro, il popolo degli appassionati, i veri protagonisti della Yamaha Fest. Sciamano all’interno del paddock, consumano le gomme nei giri in pista a Misano, emergono dalle loro tute roventi con un’espressione di beatitudine, come se avessero passato mezzora in un freezer.
E stavolta erano davvero tanti: l’immaginario controllore avrebbe vidimato più di 20.000 ticket solo nel paddock del Misano World Circuit.
Motociclisti. E basta.
La festa è una gigantesca kermesse, dove ti può capitare di incrociare il manubrio con Nitro Haga, condividere il tavolino del bar con Troy Corser, guidare dietro Valentino Rossi nel tradizionale giro di pista. Ma non c’è un motociclista più bravo di un altro, il denominatore comune è la passione, e quella ha un solo colore, il rosso Yamaha. In questa atmosfera irreale può sembrare normale, com’è stato, che il Dottore arrivi a bordo di un mostruoso truck americano, che trasporta l’ultima creatura di Iwata, il leggendario VMAX nella sua ultima incarnazione.
Yamaha. Tutta un’altra musica.
Ma dal 4 al 6 luglio, le sorprese erano all’ordine del giorno. A partire dalle follie della Notte Rosa, dove un inedito James Toseland ha reso onore al soprannome di “pianista”, entusiasmando il pubblico correndo sulle tastiere Yamaha insieme alla sua band. E c’erano proprio tutte le anime della casa di Iwata, anche quella acquatica. Bastava spostarsi alla Marina Piccola di Cattolica, dove il pubblico si divertiva provando i prodotti della linea Yamaha Marine, e applaudiva le acrobatiche evoluzioni delle moto d’acqua, guidate anche da Jorge Lorenzo, mitico anche sul mare.
Una gamma tutta da provare.
Per chi preferiva la strada alla pista, tutta la line-up Yamaha era a disposizione per un tour di prova, un test ride che in realtà si è trasformato in una fantastica cavalcata che è uscita dai confini regionali. I nastri d’asfalto più belli e appetibili, cioè zeppi di curve, sono stati addentati dalle tourer, dai maxiscooter, dalle naked e dalle off-road, con la scenografia inimitabile delle coste italiane, e le soste di rigore a Gradara e Gabicce Mare.
Numeri da record.
E poi, tutti a scandire, con la voce e con le mani, il passaggio di ogni singolo TMAX che, in un serpentone interminabile, ha contribuito a scrivere ancora una volta il nome del maxiscooter nel Guinness dei Primati. 548 TMAX tutti insieme, e scusate se è poco. L’autodromo di Misano sembrava troppo piccolo per contenere la grandissima passione che ha portato i fan del TMAX a scrivere un altro capitolo della storia delle due ruote, disegnandolo direttamente sull’asfalto del Santamonica.
Emozioni bagnate.
Yamaha non è solo due ruote, ma tutto ciò che grazie ad un motore può far divertire su qualsiasi superficie. Anche a Cattolica è stata festa per 3 giorni sia in spiaggia sia sul mare, dove gli appassionati di nautica o fortunati turisti hanno potuto provare imbarcazioni di ogni tipo e rimanere a bocca aperta di fronte alle esibizioni di Federico Bufacchi, il pilota Yamaha 4 volte Campione del Mondo di freeride con la moto d’acqua.
Neppure Jorge Lorenzo e Troy Corser – vero asso del jet sky – hanno voluto perdere l’appuntamento con la spiaggia Yamaha, divertendosi in mare e concedendosi agli appassionati sulla terra ferma.
Di Yamaha Fest ce n’è una sola.
Se i quattro temi di Yamaha Fest erano passione, sfida, innovazione e irriverenza, i partecipanti li hanno svolti alla perfezione, meritandosi una promozione a pieni voti.
Come tutta la nuova Yamaha Fest, che per l’undicesima volta ha acceso l’entusiasmo di decine di migliaia di motociclisti e sorpreso chi grazie a questo evento – unico nella sua capacità di offrire tanti modi di vivere la voglia di motori – ha scoperto un nuovo mondo, e forse una nuova passione.