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Yamaha FZ6 by Luzzi

L'intento di tenere la sua nuova Fazer completamente originale è durato ben poco. Il nostro lettore Francesco Luzzi ha reso la 600 Yamaha una naked davvero molto aggressiva. La prova completa sul circuito Isam di Anagni

 

SPECIAL TEST YAMAHA FZ6 FAZER ‘04
// PROPRIETARIO: FRANCESCO LUZZI (CB)
// POTENZA @ RUOTA: 95,6 CV A 12.090GIRI/MIN
// COSTO INTERVENTO: CIRCA 7.000 EURO


NAKED VIZIATISSIMA

Testo Andrea Di Marcantonio
Foto Roberto Brodolini // brodolini@specialmag.it
Igor Gentili // gentili@elaborare.org, Andrea Fazzari

SENSAZIONE ON BOARD
Divertente fin dal primo approccio, questa FZ6 by Luzzi va capita un po’ nella ciclistica, specie per ciò che riguarda il funzionamento del monoammortizzatore in virtù dell’importante modifica, davvero radicale. Godibile il motore, pronto “sotto” e capace di un discreto allungo, forse penalizzato dallo scarico “free”, specie ai medi regimi. Ottima frenata per una moto dalle mille carte jolly…

CHIAVE DI LETTURA
Davvero una bella ed attenta realizzazione quella messa a punto da Francesco Luzzi. questa fz6 ispira molti concetti nuovi nel pensare ad un tuning importante, lo dimostrano alcune parti chiave di questa naked Yamaha, come il forcellone della R6, quasi nascosto agli occhi di chi guarda, o la forcella della R1, granitica ed in totale armonia con il resto della moto.

HIGHLIGHTS
Telaietto posteriore artigianale
Impianto frenante Braking wave
Parti autocostruiti efficaci
Forcellone Yamaha R6

PREGI
Realizzazione azzeccata
Componmenti tecnici elevati
Avantreno sincero
DIFETTI
Sella dura
Finiture estetiche perfettibili

Prendi una Fazer 600, prendi un ragazzo appassionato con tanta voglia di creare qualcosa di suo. prendi un insieme di idee, mettile su carta e poi passa alla fase pratica senza pensarci troppo. Il nostro lettore ha fatto proprio così e i risultati sulla sua fz6 sono evidenti oltre che decisamente intriganti. una gran bella naked da misto-stretto

Francesco è un ragazzo come tanti e, come tanti, ama la moto. Ma a modo suo. Ciò significa che la sua incontenibile passione non termina nel momento in cui entra in possesso della sua moto ma, al contrario, inizia proprio dai primissimi chilometri percorsi. Dopo averlo conosciuto sappiamo perché: il suo primo obiettivo è quello di “lavorare” sulla personalizzazione della moto e questo lo rende “personaggio” ricco di idee, con quel sano tocco partenopeo che certo non guasta se parliamo di estro creativo. “Questa moto mi servirà per percorrere la strada tra Campobasso e Napoli, lo spazio che mi separa dal mio posto di lavoro. Quindi questa volta la lascio così, originale”. Queste le primissime parole che Francesco ha detto ai suoi amici prima di iniziare la sua “nuova avventura” su questa FZ6, a testimonianza della sua scarsa predisposizione a lasciare tutto originale! Detto fatto, quindi: il primo “distacco” dalla realtà della sua bellissima Fazer è stato quello di “far volare via il grosso cupolino” -sono parole sue- che dettava un’eccessiva vena turistica alla media Yamaha e poi, via via, venne tutto il resto e questo è il risultato che vedete. È il frutto di un intero inverno di lavoro (e non è ancora finita) ma, soprattutto, oggi questa 600 rispecchia decisamente in modo più completo la passione per la meccanica che Francesco si porta dentro da sempre.

L’APPARENZA… INGANNA!
Proprio così. Francesco ha fatto davvero un ottimo lavoro. La base di partenza è una FZ6 Fazer del 2004 e il prezzo della preparazione finale si aggira sui settemila euro, un investimento abbastanza elevato che però è giustificato dal bel risultato ottenuto. Ed è stato davvero bravo a “nascondere” le carte di questa FZ6, sapientemente mixate tanto da non accorgersi, alla prima occhiata, di tante piccole sfumature tecniche. Telaio, motore, cerchi, serbatoio e carene sono state riverniciate completamente, mentre l’impianto elettrico è stato ricollocato in un nuovo alloggiamento.
Particolare la colorazione accesa della testata del propulsore Yamaha, che ora sfoggia un caldo ed aggressivo rosso fuoco. Altri particolari riguardano il montaggio del gas rapido Domino, quello dei tamponi paratelaio Euroracing oltre ai nottolini del cavalletto in alluminio e gli stabilizzatori del manubrio autocostruiti.
Hand-made anche il telaietto, che ospita il proiettore standard della FZ6. Ma i pezzi d’autore sono altrove. Codone e sottocodone sono stati sostituiti con un elemento in vetroresina proveniente da una Kawasaki Ninja ZX-10R del 2005, con tanto di sella e monoposto, compresi faro posteriore e fianchetti. Questa scelta ha reso necessaria la modifica del telaietto posteriore e quello dell’attacco pedane (ora arretrate della VMC) oltre che la creazione di un nuovo alloggiamento per il monoammortizzatore, di derivazione R6 del 2005.
Infine, un po’ di materiale composito Francesco lo ha usato: per rispettare quello stile da naked aggressiva è stato scelto un parafango in carbonio che dà un tocco pistaiolo a questa bella realizzazione.

CICLISTICA SUPERSPORT
Perché globalizzata? Perché dentro questa eclettica FZ6, ci sono in sintesi tutte le “anime Yamaha” da un lato, ma anche parti provenienti da altre Supersportive made in Japan. Iniziamo dalla cosa più evidente: il forcellone proveniente dalla R6. Tale soluzione ha reso necessaria la creazione di un leveraggio regolabile al fine di variare il baricentro senza intervenire sull’attacco del monoammortizzatore (con interasse regolabile +/- 15 mm) se non per il supporto, quest’ultimo artigianale.
Passiamo ora alla zona anteriore: la forcella è una Kayaba standard, ma della Yamaha R1 m.y. 2003, su cui è stato sostituito il fluido idraulico con olio WP dalle diverse caratteristiche di viscosità, e sono state installate molle Öhlins. La forcella è stata però inserita in piastre di sterzo ABM con risers a 30° che accolgono un manubrio in Ergal Renthal Ultralow.
L’impianto frenante della FZ6 by Luzzi, non lascia dubbi sulla voglia di staccate all’ultimo metro: davanti infatti sono stati montati dischi Braking Wave da 300 mm di tipo semi-flottante; stesso fornitore per l’elemento posteriore da 220 mm e in entrambi i casi le guarnizioni di attrito sono di tipo sinterizzato, sempre Braking. La pompa freno anteriore è radiale Discacciati da 19×19 mm con serbatoio Rizoma, mentre i tubi freno sono di tipo aeronautico della
Goodrich.

MOTORE: IL GIUSTO
Gli interventi sul motore non sono stato drastici ma solo di “livellamento” delle prestazioni, ora decisamente più in linea con la tipologia e il carattere che il nostro lettore voleva estrapolare dalla sua FZ6, ora accreditata di 98 CV alla ruota. Gli unici interventi di sostanza quindi, riguardano la zona alta del propulsore e la linea di alimentazione del quattro cilindri Yamaha da 599 cc; i condotti di aspirazione e scarico sono stati raccordati e poi lucidati a specchio e sono state montate candele NGK Iridium. Sostituito anche il filtro dell’aria standard con un elemento BMC che respira nell’air-box di serie, ma il nostro lettore sta già realizzando un secondo step con la realizzazione di un’apposita scatola filtro maggiorata in kevlar/carbonio che sostituirà quella attuale.
E infine lo scarico, ora sostituito con un performante Mivv GP con passaggio laterale e terminale in carbonio.

IN PISTA CON LA SPECIAL BY LUZZI
Dopo una lunghissima chiacchierata con Francesco, gironzolo curioso attorno alla sua FZ6. È vero, si tratta di un “prodotto” artigianale, ma la sostanza c’è e viene tutta fuori. Manca è vero qualche piccola rifinitura, ma questa Yamaha non è ancora arrivata alla sua veste definitiva, infatti, mentre ci vestiamo per l’ingresso in pista, Francesco ci spiega che ha già in mente il prossimo step operativo, che comprende anche una cassa filtro in fibre composite. Il circuito dell’Isam sarà la “traccia” dove scopriremo questa special dalle mille sfaccettature estreme, una 600 davvero succulenta con un carisma fuori dal comune e un’estetica da primadonna.
Il terminale Mivv si fa sentire mentre scaldo la moto sul cavalletto: il comando del gas è molto duro da ruotare ma Francesco ha finito di montare la sua FZ6 da poche ore e quindi qualcosa non è stato curato.
La posizione di guida è molto diversa dalla moto standard. Il manubrio è basso (anche troppo forse) e la forcella è visivamente “sfilata” (circa 5 mm); questo conferisce all’avantreno una grande solidità oltre che una posizione molto caricata, voluta e cercata dal nostro lettore per garantire un appoggio sicuro nel misto-stretto.
Le pedane sono molto alte e arretrate, e in questa configurazione non è la moto da usare in città, nel traffico.
Scaldate le coperture, delle valide e sincere Pirelli Diablo Corsa, inizio a cercare le caratteristiche di questa media Yamaha, decisamente orientate verso una guida aggressiva con inserimenti rapidi in curva e staccate all’ultimo metro.
E parliamo del motore: l’erogazione, nonostante lo scarico aperto, è abbastanza corposa ai bassi regimi ma si avverte un certo “vuoto” di carattere ai medi, range in cui la FZ6 standard eccelle alla grande. Ma è cosa da poco, visto che, passata questa fascia, il quattri cilindri Yamaha sembra “accordarsi” su frequenze più alte con una grande disponibilità sul comando del gas. Segno evidente che il flussaggio della testa e la riprofilatura dei condotti di aspirazione e scarico hanno dato i loro frutti. È cambiato anche il sound di aspirazione, ora decisamente più accattivante e deciso, specie quando si va verso gli alti regimi. Il comando frizione è molto duro da azionare, in virtù del montaggio delle nuove molle rinforzate, che però hanno peggiorato la praticità d’uso del comando rendendone faticoso l’azionamento. Ma quello che mi è piaciuto è il feedback con la ciclistica: sintetizzando i concetti, scopro che questa FZ6 si comporta spesso più come una supersportiva che come un’agile ma limitata naked. La moto è molto rigida d’assetto, tanto da obbligarmi a una sosta per cercare un diverso set-up del mono.
Non lavorando correttamente, vanifica per intero tutto il lavoro fatto a monte (come descritto nell’area dedicata alla tecnica). Sono quindi bastati pochi clic in estensione e un giro di molla in meno, per rendere il posteriore molto più equilibrato. Qualche clic anche al setting della forcella ed il gioco è fatto. Ora la FZ6 sembra ben più sincera in percorrenza, così come in staccata la moto non affonda troppo ma rimane abbastanza livellata su un assetto ideale, senza bruschi trasferimenti di carico. Ora è neutro anche l’anteriore e l’ingresso in curva che, anche forzando, non desta mai problemi o la tendenza a chiudere nella fase di pinzata iniziale.
Ottima la trazione, grazie soprattutto al nuovo forcellone che rende decisamente più rigido e meno “danzante” il posteriore. Eccellenti i freni per questa FZ6 by Luzzi, un tocco di aggressività ogni volta che si aziona la pompa radiale, che risponde in modo molto energico ed altrettanto modulabile. Sincero in staccata, l’anteriore della R1 sembra gradire il mix e gli interventi messi a punto dal nostro lettore, tanto da somigliare più ad una supersport (in termini di bilanciamento globale) che ad una tranquilla naked.
Una cosa è certa quindi: Francesco difficilmente lascerà standard le sue moto ed è quindi ovvia la sua risposta quando, alla fine del test, gli abbiamo chiesto se si fermerà qui con la sua FZ6. La risposta? “No, grazie, di serie mai!”.

SCHEDA PREPARAZIONE
ESTETICA
-CODONE VTR BY ZX-10R CON SELLE E MONOPOSTO 400,00 €
-MODIFICA TELAIETTO POST. N.D.
-MODIFICA PEDANE POST. N.D.
-CREAZIONE ALLOGGIAMENTO PER MONO BY YAMAHA R6 ‘05 N.D.
-SOTTOCODONE ARTIGIANALE IN VTR 100,00 €
-MODIFICA IMP. ELETTRICO N.D.
-VERNICIATURA TELAIO, MOTORE, CERCHI E CARENATURE 1.000,00 €
-GAS RAPIDO E BLOCCHETTO ELETTRICO DX DOMINO 100,00 €
-FARO FZ6 SU TELAIETTO AUTOCOSTRUITO 400,00 €
-INDICATORI DI DIR. A LED 50,00 €
-TAMPONI PARAMOTORE EURORACING 60,00 €
-NOTTOLINI CAVALLETTO, STABILIZZ. MANUBRIO IN ALL. DAL PIENO N.D.
CICLISTICA
-FORCELLONE BY R6 500,00 €
-LEVERAGGIO REGOL. 200,00 €
-DISCHI BRAKING WAVE 350,00 €
-PEDANE ARRETRATE VALTER MOTO 150,00 €
-POMPA FRENO RAD. DISCACCIATI 19X19MM CON SERBATOIO RIZOMA 270,00 €
-TUBI FRENO AERO 80,00 €
-MANUBRIO RENTHAL ULTRABASSO IN ERGAL 80,00 €
-PIASTRE ABM, RISERS 30° 300,00 €
MECCANICA
-SCARICO COMPLETO MIVV GP PASSAGGIO LATERALE 1.000,00 €
-FILTRO ARIA BMC 60,00 €
TOTALE
7.000,00 €

I RISULTATI DEL BANCO PROVA
– POTENZA ALLA RUOTA STD 93,5 CV A 11.870 GIRI/MIN
– POTENZA ALLA RUOTA MODIFICATA 95,6 CV A 12.090 GIRI/MIN
– COPPIA ALLA RUOTA STD 59,3 NM A 10.000 GIRI/MIN
– COPPIA ALLA RUOTA MODIFICATA 60,78 NM A 9.840 GIRI/MIN

TUNING SHOW
EVIDENTE IL LAVORO TECNICO PORTATO AVANTI DAL NOSTRO LETTORE. PASSANO QUASI INOSSERVATE LE MODIFICHE PIÙ EVIDENTI MA IL RISULTATO È DAVVERO OTTIMO

NUOVO FORCELLONE E LEVERAGGIO SOSPENSIONE POSTERIORE
Ridefinire il set-up della parte ciclistica posteriore è un’opera titanica che ha richiesto circa 100 ore di lavoro, oltre che 10 rinvii costruiti ad hoc.
La FZ6 di Luzzi annovera nella serie di interventi anche la sostituzione del forcellone originale con un elemento direttamente prelevato da una R6. lo scopo di questa sostituzione risiede nell’ottenere una maggiore lunghezza del forcellone unita ad un miglioramento della trazione.
di sicuro quest’intervento determina un aumento dell’interasse della moto. per ridefinire la progressività della sospensione posteriore, francesco luzzi ha dovuto creare di sana pianta da un blocco di alluminio 7075 (ergal) un nuovo leveraggio. per arrivare al set-up definitivo, sono stati necessari numerosi tentativi, con circa 100 ore di lavoro solamente su questo componente
RISULTATI: Grazie all’adozione del forcellone della R6 e alla progressività della sospensione posteriore, la FZ6 vanta ora una maggiore trazione

COCKPIT RINNOVATO
Il cockpit della fz6 è stato aggiornato con l’adozione di un manubrio in ergal della renthal, che garantisce una maggiore curvatura e una minore distanza tra le manopole. è stato inoltre aggiunto il comando gas rapido domino, con cavetteria e blocchetto destro. I contrappesi manubrio sono realizzati in modo artigianale, per un migliore abbinamento con il nuovo manubrio. a completamento del quadro strumenti troviamo un indicatore di marcia della Starlane

MOTORE
IN COSTANTE EVOLUZIONE
L’INTERVENTO SUL MOTORE SI È CONCENTRATO IN QUESTA PRIMA FASE SULLA LAVORAZIONE
Della testata e sulla raccordatura dei condotti, operazione alla quale è stata abbinata la sostituzione del filtro aria con uno BMC, l’adozione di uno scarico mivv e di candele ngk. il quattro cilindri di iwata è stato munito di viteria esterna in ergal. ora la fz6 eroga 95,6 cavalli alla ruota. presto un nuovo step con air-box e scarico gp della Mivv.

IMPIANTO FRENANTE
DISCHI BRAKING E POMPA DISCACCIATI
L’IMPIANTO FRENANTE DELLA FZ6 È REALMENTE EFFICACE E ADATTO AD UNA GUIDA PIÙ “INCISIVA” SULL’ANTERIORE
Trovano posto dischi braking wave da ben 300 mm di tipo semi-flottante, mentre l’elemento posteriore è da 220 mm. le guarnizioni di attrito sono sinterizzate, sempre dell’italiana braking. la pompa freno anteriore è una discacciati radiale 19×19 mm, con serbatoio rizoma. i tubi freno sono goodrdge. questi elementi rendono molto valida e immediata la frenata, sempre modulabile e ben “dosabile”.

Pagella finale
ESTETICA 28/30
Azzeccata un po’ ovunque
CICLISTICA 29/30
Lavori radicali riusciti
MECCANICA 27/30
Forse manca un po’ di “carattere”
IN PISTA 27/30
Monoammortizzatore da mettere a punto
VOTO FINALE 102/110
PROMOSSA A PIENI VOTI QUESTA BELLA E INTRIGANTE FZ6

IL PROPRIETARIO
Francesco Luzzi: “Mi compro la moto per lasciarla così com’è!”….
Età: 25 anni – E-mail: francescoluzzi.asso@libero.it

Francesco Luzzi è un ragazzo come tanti, che ama il tuning come “credenziale” per distinguersi. Quando acquistò questa Yamaha, il suo intento (forse un sostanzioso buon proposito) era quello di godersi la nuova moto così com’era, senza apportare o inventare nessuna modifica. Ma questo “concetto” è durato esattamente 15 km, lo spazio che separa il luogo di acquisto dal suo box! Oggi questa realizzazione è frutto di tante ore di lavoro e di modifiche importanti, specie se guardiamo la parte ciclistica.

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