Il Campionato Mondiale Superbike ha inaugurato la sua stagione 2024 con un weekend di gare a Phillip Island, Australia, che ha più volte lasciato il suo segno nella storia di questa competizione. Nota per il suo tracciato in una affascinante cornice come quella di Phillip Island e le imprevedibili condizioni climatiche, la pista australiana si è confermata anche quest’anno come il teatro ideale per un avvio di stagione emozionante, pieno di incertezze e qualche conferma, proponendosi nuovamente come il vero banco di prova per team e piloti che si contenderanno il titolo 2024.
La Superpole ha visto emergere a sorpresa il rookie Nicolò Bulega come protagonista indiscusso, che ha infranto il precedente record di Jonathan Rea del 2019, stabilendo il nuovo benchmark a 1’27″916 e conquistando la sua prima pole position in SBK. Questo risultato non solo ha sottolineato le ambizioni di Bulega per il campionato, ma ha anche messo in luce la sua capacità di eccellere anche sotto pressione.
Gara 1 è stata dominata da Bulega, che non solo ha mantenuto il comando dall’inizio alla fine, ma ha anche segnato il giro più veloce, consolidando le aspettative create dalla sua performance in qualifica. Il podio, interamente italiano, ha visto la presenza di Andrea Locatelli su Yamaha e Andrea Iannone su Ducati, entrambi dimostrando grandi capacità e confermando l’alto livello competitivo di questa stagione che vedrà più piloti di combattere per la vittoria.
Bulega, al suo debutto in Superbike dopo due anni in Supersport, ha fatto la storia, posizionandosi accanto a leggende come Davide Tardozzi (1988), Peter Goddard (1989), John Kocinski (1996), Max Biaggi (2007), e Alvaro Bautista (2019), tutti piloti che hanno lasciato un’impronta indelebile nel campionato, vincendo in SBK al loro esordio.
L’attento osservatore non ha potuto ignorare la similitudine tra la moto di Iannone e quelle del team ufficiale Ducati, segno della volontà da parte di Ducati di mettere nelle giuste condizioni Iannone e del progresso tecnico ed organizzativo raggiunto del Team Go Eleven. Un contrattempo durante il pit stop obbligatorio ha invece impedito a Danilo Petrucci di raggiungere il podio, relegandolo all’ottava posizione dopo una bella rimonta.
La Superpole Race ha rimescolato le carte, con Alex Lowes che ha trionfato in una gara al cardiopalma, segnalando che Kawasaki è più che pronta a sfidare il predominio Ducati, grazie alle “Concessions” (+500 giri/minuto di regime massimo) e le “Super Concessions” (16 giorni di test in luogo dei 10 giorni concessi agli altri teams). La gara ha anche evidenziato la crescita di Andrea Locatelli e il primo podio in BMW per Toprak Razgatlioglu, che ha mostrato il potenziale della moto nonostante alcune riserve.
Gara 2 è stata teatro di un drammatico sviluppo con la caduta di Jonathan Rea, che ha portato alla sospensione della gara. Per fortuna il pilota irlandese non ha riportato danni gravi e sarà presente al secondo Round della Catalunya. Al restart, nonostante una prestazione incredibile di Alvaro Bautista, che ha dominato l’intera gara, è stato Alex Lowes a realizzare un sorpasso decisivo all’ultimo giro, con Petrucci che ha guadagnato il terzo posto dopo un intenso duello con Iannone.
Questo primo round anticipa un campionato aperto e combattuto, con Ducati in forma, ma Kawasaki e BMW pronte alla sfida. Yamaha e Honda cercano soluzioni per ridurre il divario, Honda sembra però attraversare un periodo molto buio, molte ombre e poche luci. La performance di Ducati, con sei moto nei primi sette posti in Gara 2, sottolinea la superiorità della Panigale V4R all’inizio di questa stagione, mentre le concessioni a Kawasaki sembrano aver già portato benefici, con Lowes in testa al campionato.
Quest’analisi del weekend di Phillip Island evidenzia un inizio promettente per il Campionato Mondiale Superbike 2024, segnando l’alba di una stagione caratterizzata da gare entusiasmanti, eccellenti performance, e una competizione che promette di essere più serrata che mai. Le classifiche al termine di questo round iniziale prefigurano uno sviluppo appassionante per il campionato, dove ogni gara potrebbe risultare decisiva per le sorti del titolo mondiale.
Il ritorno in Europa della SBK segna ora il momento per le squadre di rifinire le strategie e prepararsi ai duelli che li attendono nei prossimi round, ben più impegnativi e serrati. Il campionato di quest’anno si prospetta particolarmente avvincente, con un interessante turnover di piloti e l’arrivo di nuove promesse pronte a sfidare i “soliti noti”.
foto @GPAGENCY
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